Siamo in piena emergenza COVID-19 in Europa e nel mondo intero ed in particolar modo in Italia la situazione sembra essere la più traumatica. Si susseguono i decreti e le attività sono prevalentemente chiuse chi da più tempo chi da meno. La situazione di stallo economico forzato, sta colpendo in particolar modo tutte le attività che vedevano nell’affluenza di numeri di persone elevati il proprio modello di business: parliamo di attività operanti prevalentemente nei settori dell’ospitalità, della ristorazione, della cultura e dell’intrattenimento in presenza.
Per Hotel, Ristoranti, Bar, Teatri, Locali della movida, Musei, Enti Fieristici e congressuali, Agenzie di viaggi e Tour Operator, la situazione è tragica e, comunque andranno le cose, anche a fine emergenza le tipologie di attività risentiranno in modo importante del cambiamento forzato in riferimento agli stili di vita delle persone.
Nel contempo assistiamo ad una domanda maggiore ed una crescita dei business “digitali” o comunque che fanno del digitale e della gestione logistica di merci e prodotti il core business. Il commercio elettronico più di tutti cresce e le attività di commercio al dettaglio che avevano già sperimentato i vantaggi di affiancare alla vendita tradizionale anche la vendita online ne stanno beneficiando non essendo obbligate a fermare il proprio business.
Una partita importante si sta giocando nel settore alimentare e farmaceutico dove la revisione del proprio modello di business in tempi rapidi e nella giusta direzione potrebbe mettere in crisi player consolidati e favorire chi in modo smart sta modernizzando la propria attività.
Non ti scoraggiare, il marketing è proprio la disciplina che serve a gestire il cambiamento in ambito economico e sociale, e questo momento storico va visto come un momento di forte cambiamento.
In questo momento così come il contagiato si rivolge alla medicina per essere curato… l’impresa deve affidarsi al marketing.
Il contagio finanziario è praticamente inevitabile e ci ritroveremo a breve dinanzi ad una crisi di liquidità diffusa dovuta particolarmente ad un sintomatico calo delle vendite. Arrivando in questa situazione di lockdown nella più pessimistica delle ipotesi a dicembre 2020, assisteremo ad una ingente iniezione di liquidità da parte dei governi che comunque non riuscirebbe a salvare dal fallimento una buona parte della piccola e media impresa italiana.
Uno scenario terrorizzante per chi non sa fare altro che attendere gli eventi, una opportunità per l’imprenditore che, forte di una residuale disponibilità di liquidità, vuole capire in tempi brevi come curare il proprio business, cosa fare per restare attivo e se non per generare profitti consistenti…almeno ridurre le perdite e porre le basi per ripartire in tempi brevi in modo moderno ovvero post-covid19, anche reinventandosi e cambiando completamente business.
Parola d’ordine è digitalizzare l’impresa ed investire in particolar modo per aumentare e migliorare i servizi a corredo della propria offerta commerciale, valorizzando le risorse disponibili sia in termini economici che di capitale umano, di lavoratori che con la giusta formazione possono contribuire nella rinascita economica.
Brick Business può supportare l’imprenditore volenteroso nello studiare e capire la situazione concreta della propria attività, delineando scenari percorribili e proponendo soluzioni per raggiungere gli obbiettivi nel breve e medio termine.
In questa situazione molti stanno sperimentando per la prima volta una modalità di lavoro solita per chi si occupa di consulenza, ovvero la call-conference ed il così detto smart working. Quindi non ragioniamo in base territoriale, non conta dove ti trovi fisicamente, possiamo iniziare da subito un rapporto di consulenza a distanza tramite skype o anche whatsapp se necessario.
#tuttoandràbene o comunque ci saremo impegnati al meglio.
Diamo una passata di stucco insieme e ricostruiamo il tuo business.