Come già evidenziato in un precedente articolo, siamo in piena Quarta rivoluzione industriale e tutte le imprese possono beneficiare dell’ottimizzazione dei processi produttivi e di erogazione dei servizi grazie all’utilizzo della tecnologia smart. Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato Italiano, incluse le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero, indipendentemente da forma giuridica, dimensione aziendale, settore economico e regole fiscali di determinazione del reddito, interessate al credito di imposta sui beni strumentali 4.0, possono ancora beneficiare, entro certi termini, delle aliquote applicate per il 2022, investendo in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi in chiave Industria 4.0.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stabilito, infatti, per il 2023 nuove aliquote che passeranno per i Beni materiali 4.0 al 20% dei costi fino a €2,5 mln; al 10% dei costi tra €2,5 e €10 mln e al 5% dei costi tra €10 e €20 mln. Per i Beni immateriali 4.0, l’aliquota sarà del 20% dei costi fino a €1 mln.
Pertanto, le imprese che intendono acquistare beni 4.0, beneficiando delle aliquote migliorative del 2022, devono effettuare gli investimenti entro fine anno 2022 o, tramite il meccanismo della prenotazione, entro il 30 Giugno 2023. La prenotazione prevede infatti che l’accettazione dell’ordine e il pagamento dell’acconto (pari ad almeno il 20% del costo totale) siano effettuati entro il 31/12/22, mentre il completamento dell’investimento entro e non oltre il 30 Giugno 2023.
Gli investimenti su tecnologie e beni Industria 4.0 effettuati a partire dal 2023 rientreranno nelle percentuali abbassate.
Sono agevolabili tramite il Credito di imposta per investimenti le seguenti tipologie di materiali e immateriali:
Beni strumentali materiali 4.0 (Allegato A, L. 232/2016):
− beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
− sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
− dispositivi per l’interazione uomo-macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0;
Beni strumentali immateriali 4.0 (Allegato B, L. 232/2016) quali software e sistemi IT;
Beni strumentali materiali e immateriali non 4.0.
Sono ammissibili all’agevolazione i beni acquisiti in proprietà o leasing, o realizzati in economia.
Non sono ammessi beni fruiti tramite contratto di noleggio.
Per maggiori informazioni: Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali (mise.gov.it)