Stai pensando di avviare un nuovo business? La tua attività non genera i profitti che credevi? I guadagni ci sono ma credi di poter fare di più?
Hai bisogno di una consulenza marketing.
Differentemente da quanto si creda, il marketing non è creare un logo oppure fare un sitoweb… semplicemente cercando la definizione di marketing si può leggere:
Il marketing è un ramo dell’economia che si occupa dello studio e descrizione di un mercato di riferimento, ed in generale dell’analisi dell’interazione del mercato e degli utenti di un’impresa. Il termine deriva da market cui viene aggiunta la desinenza del gerundio per indicare la partecipazione attiva, cioè l’azione sul mercato stesso da parte delle imprese. Diverse sono le definizioni possibili del marketing, a seconda del ruolo che nell’impresa viene chiamata a ricoprire in rapporto al ruolo strategico, al posizionamento dell’impresa nel suo ambito competitivo di mercato.
Come si può facilmente capire, il marketing è più che altro uno studio del mercato di riferimento e dell’impresa stessa, un insieme di attività e competenze che servono a strutturare al meglio l’offerta commerciale di beni o servizi per massimizzare i profitti. Molto spesso infatti capita che il marketing serva più a capire cosa non si deve fare, ecco perché parliamo di consulenza marketing, perché nella situazione di mercato in recessione entro la quale ci muoviamo è meglio stare fermi che commettere errori.
La valutazione delle risorse a disposizione, sia economiche che di persone, è il primo importantissimo step che va messo in relazione al mercato di riferimento per capire se è il caso di iniziare o meno l’attività così da scongiurare in fase preventiva un preannunciato disastro economico.
Cosa succede di solito?
Nella maggior parte dei casi con i quali abbiamo collaborato direttamente l’idea di business è risultata fattibile ma dovendo necessariamente rivedere alcune cose rispetto alla volontà dell’imprenditore o del presunto tale. In particolare le problematiche più frequenti sono:
- il marchio che si è scelto da prime analisi o non è adatto al business che si viole sviluppare o peggio trattasi di marchi registrati da altri, circostanza che ci vieta il suo utilizzo
- i valori che si vogliono esprimere e l’immagine coordinata aziendale non sono coerenti e quindi si crea confusione nel consumatore o potenziale tale
- non c’è un budget disponibile pari a quello che servirebbe per raggiungere concretamente gli obbiettivi desiderati
- le tempistiche di implementazione delle attività è più lunga di quella che è la volontà imprenditoriale
Facile da immaginare, la prima consulenza di solito viene vista come una critica dall’imprenditore che se ne esce quasi innervosito. Dopo la prima consulenza ci sono due macro scenari che si manifestano davanti ai nostri occhi:
- L’imprenditore cocciuto che pensa di essere lo stratega migliore del mondo e che decide di andare avanti di testa sua. Questa tipologia di persona di solito dopo già un paio d’anni si accorge che era meglio continuare la consulenza, ma quando ci ricontatta oramai ha un budget a disposizione che non permette miracoli o peggio ancora la sua idea valida in precedenza è oramai fuori mercato e ci sono altri player difficili da contrastare. Dunque questa tipologia di imprenditore non è solo e si colloca insieme al 95% delle startup che falliscono.
- L’imprenditore con forte personalità, ma anche passione e tenacia, capacità di adattarsi al cambiamento e di gestire i rischi. Questtipologia di persona riflette e offre interessanti spunti sui quali lavorare ed iniziare insieme il percorso di definizione dell’idea. Solitamente nei primi due mesi abbiamo il marchio registrato e stiamo elaborando l’immagine coordinata aziendale, già al terzo mese l’attività è avviata e dopo la consulenza iniziale il business va avanti in modo autonomo sino a quando l’imprenditore ci contatta perché vuole valutare insieme una nuova idea di miglioramento oppure siamo noi a contattarlo perché, osservando costantemente il mercato e conoscendo il suo business, abbiamo intuito che potrebbe mettere in atto alcune attività profittevoli.
Vuoi veramente fare business?
Scopriamo insieme che tipologia di imprenditore sei, se poi già leggendo che il 95% delle startup falliscono è bastato a scoraggiarti dal credere nella tua idea…allora lascia stare.