Il marketing inteso come l’insieme di pratiche atte a vendere determinati prodotti e servizi a ipotetici potenziali clienti, dalla sua prima definizione è andato sempre di più specializzandosi e ha assunto differenti accezioni secondo i differenti ambiti in cui operare. I canali di vendita e di comunicazione si sono moltiplicati, così come i consumatori si sono differenziati in tanti segmenti con “stili di vita” e quindi di consumo differenti. Con l’avvento poi di internet ed in particolar modo con quella che è stata definita “l’era social” si sono andati definendo tanti altri strumenti che, come la società, si evolvono e si adattano alle evoluzioni del mercato creando nuovi professionisti del marketing competenti e aggiornati riguardo alle evoluzioni dei social media, ed in particolare facebook, youtube, twitter e google+, i social media manager.
I social media per la loro semplicità di utilizzo danno l’impressione di poter essere utilizzati da chiunque per scopi commerciali ed ecco che, per esempio, assistiamo alla presenza di svariati “profili aziendali” sulle diverse piattaforme social, profili che comunicano non sempre nel modo corretto e nella maggior parte dei casi in modo confuso e non seguendo un piano editoriale, perché bisogna prendere atto che un profilo, o meglio una pagina aziendale, rappresenta un prodotto editoriale e come tale va trattato per avere il miglior risultato. Il social media marketing è quindi quell’insieme di operazioni, da attuare tramite i social media, per far conoscere il proprio brand, per veicolare la propria filosofia e per inserire all’interno della narrazione i così detti “richiami all’azione” le “call to action” come si dice in gergo: un insieme di iniziative, promozioni o semplicemente comunicazioni commerciali. Meglio definito sarà il piano editoriale, più performante sarà l’attività di comunicazione collegata alle operazioni di marketing online.