Dall’idea all’impresa in un weekend! Questa è la promessa che viene fatta ad i partecipanti della “Startup weekend”, manifestazione che riunisce innovatori e potenziali imprenditori per ragionare su nuove attività da incubare ed accellerare in 54 ore. La storia degli Start Up Weekend ha inizio nel 2007, da un’idea di Andrew Hyde, cresciuto in TechStars, un network nato in Colorado con l’obiettivo di aiutare gli imprenditori che hanno un’idea vincente a realizzarla e a farne un business. Lo stesso obiettivo che hanno coloro che partecipano a queste maratone. Lui ha avuto l’idea di creare eventi della durata di tre giorni in cui persone con diversi background ed expertise potessero lavorare gomito a gomito per realizzare una sola idea.
“Nelle ultime 54 ore ho fondato una startup, tu cosa hai fatto lo scorso weekend?” la scritta che riassume al meglio la descrizione dell’evento è riportata sulle t-shirt dei mentor e dei partecipanti agli StartUP weekend di tutto il mondo, perché il format è piaciuto e da quel lontano 2007 si sono svolti StartUP weekend in tutto il mondo Italia compresa.
Ecco come funziona (funzionava):
- ci si iscrive singolarmente e si propone un’idea in modo embrionale
- chi vuole presentarla ai partecipanti la riassume in quello che è definito elevator pitch, ovvero in modo sintetico come se dovessi proporla ad un investitore durante una risalita in ascensore
- le idee così presentate passano alla votazione degli iscritti
- dalla votazione viene effettuata una scrematura e invitati i partecipanti non proponenti le idee selezionate a scegliere in quale team di sviluppo entrare
- costituiti i team di sviluppo in riferimento alle idee selezionate, si passa alla fase pratica di sviluppo delle idee
- si susseguono momenti di formazione collettiva a mentoring adhoc sui singoli progetti
- ogni team ha il compito di delineare in modo dettagliato la propria idea facendo attenzione sopratutto agli aspetti finanziari di sviluppo della stessa
- il risultato finale sarà una presentazione (pitch nel gergo dello statupper) che sarà presentata ad un gruppo di potenziali investitori e business angel, magari accompagnata da un MVP
- dalle tante idee proposte solo alcune proseguiranno il proprio cammino con finanziamenti, percorsi di incubazione ed accelerazioni per diventare imprese reali.
Dal 17 al 19 aprile 2020 in piena emergenza COVID-19 e conseguente impossibilità di assembramenti e condivisione di spazi, anche lo StartUP weekend si svolgerà in modalità “smartworking” nell’evento Global Online Startup Weekend, “Unite to Fight Covid-19” il tutto sulla piattaforma globale per investimenti e innovazione Techstars. L’Italia è uno degli oltre 60 paesi in tutto il mondo che partecipano a questo importante evento, la partecipazione è gratuita ed i 20 migliori team di tutto il mondo parteciperanno ad un Innovation Bootcamp di Techstars Innovation.
In questi casi si presenta la “sindrome dello startupper”…ovvero la persona che ha un’idea valida inizia a domandarsi:
se propongo la mia idea e me la rubano?
La risposta per guarire dalla sindrome è solamente una: se la tua idea è veramente valida, qualcun altro nel mondo ci sta pensando proprio come te ma a differenza tua sta condividendo la sua idea con qualcun altro che può aiutarlo a svilupparla e la svilupperà prima di te e meglio di te.
Quindi se hai un’idea che possa contribuire a migliorare la vita delle persone durante e dopo l’emergenza COVID-19, se hai competenze utili ad aiutare chi ha un’idea a svilupparla, se semplicemente ti interessa il mondo delle StartUP e vuoi entrarne a far parte… registrati cliccando sull’immagine di seguito e partecipa all’evento.
PARTECIPA ALL’EVENTO https://bit.ly/SWITALIAONLINE
Per gli Startupper della zona Napoli si consiglia di entrare in contatto con la comunità napoletana tramite la pagina facebook dedicata
Salute e sanità, cultura ed educazione, opportunità di business e inclusione: questi sono solo alcuni dei temi che potranno essere affrontati dalle idee proposte. Da nuove soluzioni per la telemedicina ad innovativi approcci per garantire sostegno ai soggetti indigenti, da nuovi modelli di business per le imprese a nuovi strumenti per favorire lo smart working e le scambio di competenze. Non c’è giusto o sbagliato, è il momento di riunirsi (almeno digitalmente) ed essere creativi!